Sabbia, ruggine, Morbo, Interni, Lumigechi, metallingua, uova, mangiaruggine e grappa di formiche: ennalogo semiserio su cosa evitare come la peste sul pianeta più inospitale dell’universo…

1) La sabbia innanzitutto. Essendo in buona parte tossica andrebbe manipolata il meno possibile a pelle nuda, e solo quando le circostanze non consentono di fare altrimenti. I nomadi delle dune usano occhiali, maschere e guanti di seta finissima, perché il contatto è urticante e molto pericoloso per le alte vie respiratorie. Evitarne in tutti i modi l’ingestione e l’inalazione. Quanto alla sabbia pirica, non esiste altra precauzione che affidarsi alle preghiere e ai cari vecchi talismani: solo i lupi delle dune e i comandanti di lungo corso sanno riconoscerne i banchi a distanza di sicurezza.

2) Il Morbo è un prodotto delle navi: serve a rendere gli esseri umani succubi del metallo. La ruggine, veicolo del tetano, ne accelera la diffusione aumentandone al contempo la perniciosità. Toccarla è inevitabile, specie a bordo delle navi, ma evitate contatti con ferite aperte, mucose e congiuntiva. Impacchi di acqua salata rallentano il contagio del Morbo pur senza arrestarlo del tutto.

3) Guai a tenere spade, pugnali e arnesi appuntiti fuori dei rispettivi foderi; la forza attrattiva del metallo di bordo potrebbe mettervi nella spiacevole condizione di venire pugnalati dai vostri stessi oggetti contundenti.

4) Mai disubbidire a una nave.

5) Calpestare un lumigeco porta sfortuna. Così come uccidere un’alaquadra.

6) Socializzare con gli Interni non è mai consigliabile: sono creature bizzose, mosse da perenne rancore verso chi vive alla luce e all’aria aperta. Anche se capita che si rendano protagonisti di slanci di grande umanità, hanno una cognizione molto aleatoria del dolore e possono indurlo in chi sta loro vicino senza averne coscienza.

7) La metallingua è idioma parlato dai mechardionici. E così come non si parla di corda in casa dell’impiccato, è considerato sgarbato e inopportuno usarlo nella conversazione di tutti i giorni con chi è infettato dal Morbo.

8) Uova: aspettare la schiusa naturale o aprirle con metodi empirici? La prima assolutamente. Mangiaruggine? Mai tenersi a portata di sputo.

9) La grappa di formiche, in dosi abbondanti, è piuttosto corrosiva. Chi ne è un forte consumatore sappia che rischia gravi infiammazioni della mucosa gastrica.

La decima regola non c’è. Ma si può dire Amen!