Volti, comunità, storie… E tanta acqua, in un viaggio alla scoperta della risorsa più preziosa per la vita. Non capita tutti giorni che la narrativa di genere – e nello specifico, la fantascienza – rientrino in un progetto generalista, che coinvolge importanti testate nazionali su un tema di fondamentale importanza per tutti: il ciclo dell’acqua appunto, il suo approvvigionamento, la sua scarsità, l’impatto che questo elemento ha su persone, attività e territori (qui il la pagina web dedicata).
A maggior ragione se l’iniziativa non è solo editoriale – i grandi quotidiani del Gruppo GEDI come “la Repubblica” e “La Stampa” e il loro Speciale “Green&Blue” – ma è ospite di un progetto ben più ampio che, arrivato alla terza puntata, contempla anche una mostra fotografica alle Gallerie d’Italia di Torino, aperta fino all’11 gennaio 2026, dal titolo “Cronache d’Acqua – Immagini dal Centro Italia”. Le prime “esplorazioni”, iniziate nel 2023, avevano interessato il Nord e il Sud Italia, mentre l’ultima tappa abbraccia Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise.
Il 3 dicembre, allegato a “la Repubblica” e “La Stampa” è uscito in edicola un numero unico e imperdibile del magazine “Green&Blue”, in cui sette fotografi e dieci scrittori raccontano l’acqua in tutte le sue forme, in un itinerario d’autore tra immagini e narrazione. Parole e fotografie ritraggono torrenti e fiumi, cascate e ghiacciai, laghi e barche per attraversarli da sponda a sponda, ma anche il cambiamento climatico e la resilienza di chi vive dovendo dipendere dai corsi d’acqua del territorio.
Gli autori, in rigoroso ordine alfabetico, sono: Enrico Camanni, Paolo Ciampi, Fabio Deotto, Paolo Di Paolo, Donatella Di Pietrantonio. Nicolina D’Orazio, Valentina Farinaccio, Chiara Francini, Matteo Melchiorre e Dario Tonani. I fotografi: il collettivo “TerraProject” (con Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli), Fabio Barile, Simona Ghizzoni e Sara Nicomedi.
Un trittico, si diceva, che nelle prime due puntate ha avuto, tra gli altri, i contributi di intellettuali e scrittori del calibro di Carmine Abate, Stefania Auci, Marco Belpoliti, Marcello Fois, Lorenzo Marone, Tiziano Fratus, Antonio Scurati…
Il breve racconto del sottoscritto s’intitola “Le ultime preziose gocce del mondo” ed è ascrivibile alla cosiddetta climate fiction. Ecco l’incipit:
“La Banca Mondiale dell’Acqua stava andando a fuoco. L’intera ala sud era avvolta da un drappo di fiamme alte una ventina di metri.
Barcollai fuori dal fumo e mi sfilai il casco ignifugo boccheggiando in cerca d’aria. Quasi alla cieca afferrai il braccio che mi trascinò lontano, attraverso un labirinto di fogliame avvizzito e vegetazione bruciata. Tossii. Avevo l’impressione di bollire a fuoco lento, ero in un bagno di sudore, tremavo. Crollai sulle ginocchia. Alle mie spalle Micheal si affrettò a togliermi la bombola di respirazione dalla schiena e a slacciarmi la tuta. Mi sciolse i capelli, li accarezzò e dopo avermi sfilato i guanti studiò le scottature che avevo sulle mani.”
Il video di presentazione della terza puntata dell’iniziativa.
Non perdete questo fantastico itinerario attraverso l’elemento più importante per la vita…

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