E se domani il tuo peso servisse per comprarti la libertà? Una città sospesa sul nulla, un rigidissimo regime di controllo dei suoi abitanti, l’agghiacciante prospettiva di diventare un Buio. Distopia su un futuro possibile ma anche storia attualissima…

Che cosa potrebbe accadere, in un futuro non lontano, se ognuno di noi, per essere accettato nella comunità, dovesse corrispondere a determinate caratteristiche… fisiche?

Misha è uno dei tanti derelitti che lavora nel Sottomondo. Si occupa della manutenzione dei cavi che tengono sospesa, tra i picchi innevati, l’immensa città di Nuova Crysia, dove ogni cittadino è soggetto a un rigidissimo regime di controllo del proprio peso.

Il suo permesso di soggiorno è in scadenza, così come stanno per essere azzerati i chilogrammi di franchigia concessi a lui e alla sua famiglia per continuare a vivere in città. La notte prima dell’ultimo giorno di lavoro, un losco trafficante di uomini gli offre una soluzione destinata a prolungare la sua permanenza, a patto che accetti di diventare un Buio, un clandestino disposto a non vedere più la luce del sole fino a quando il sistema non gli concederà di nuovo una franchigia di peso. Scoprirà così che cosa nasconde il terribile Quadrante Cremisi, sospeso a oltre mille metri d’altezza dalle macerie velenose dell’insediamento abbandonato da cui tutto ha avuto inizio.

Una cupa distopia noir su un futuro atroce e possibile, ma anche una storia attualissima sul traffico di esseri umani… Torna, ampiamente rivisto, il racconto apparso nel 2011, nell’antologia fantanoir “Notturno Alieno” (a cura di Gian Filippo Pizzo, Bietti Editore, Milano).

“Schegge di una città di plastica”, Robotica.it, Delos Digital (watermark DRM), 1,99 euro.

La presentazione su Fantascienza.com