Irriverente, scanzonato, politicamente scorrettissimo… Usa pallottole satellitari e ha un testicolo solo, d’oro zecchino. Ma soprattutto una passione divorante – la lettura – che lo rende tutto l’opposto di ciò che dovrebbe essere un killer nell’esercizio della sua professione: pigro e sovente con la testa fra le nuvole. Gregorius Moffa, protagonista dei due romanzi brevi contenuti nel volume “L’algoritmo bianco” (Urania, 2009), ricompare in un racconto spin-off nella sua Milano distopica del 2045 e si porta a casa il Premio Italia nella categoria “Racconto Professionale” all’Eurocon di Fiuggi del 15-18 luglio 2021.

“Greg”, al pari di Naila di Mondo9, è a detta di molti lettori uno dei miei personaggi più riusciti, ma anche probabilmente tra quelli che sento più miei: un mix esplosivo di feroce determinazione, perfezionismo e spirito creativo (che qualche volta rasenta l’incoscienza).


In una Milano in cui la carta di libri e giornali viene requisita e raccolta per produrre potenti droghe sintetiche, ma le pagine dei vecchi paperback sono spacciate agli angoli delle strade come unico antidoto contro i virus metalinguistici che infettano le linee telefoniche, Gregorius Moffa si guadagna da vivere vendendo gli spezzoni più adrenalinici e prurigginosi delle proprie esperienze di vita (criminali e sessuali), in un mondo peer to peer dominato dal cosiddetto Agoverso, il luogo del divertimento senza freni per eccellenza.

Nel racconto “Un fiore per Gregorius Moffa”, il nostro è alle prese col profumo di un misteriosa pianta monocotiledone appartenente all’ordine delle Orchidales – la Fistola del diavolo – fiorita, nelle foreste pluviali del Borneo, solo tre volte in 159 anni. Chi ha annusato il suo profumo, che si stima inestimabile proprio per i campi di applicazione in cui può essere utilizzato, e ha cercato in qualche modo di registrarlo nella propria memoria olfattiva, oggi si trova rinchiuso in un penitenziario di massima sicurezza ai confini del mondo o in pericolo di vita. A Moffa il compito di salvare baracca e burattini ed, en passant, impossessarsi di un tesoro destinato a cambiare l’intero Agoverso e quindi il mondo dell’intrattenimento per interposta persona.

Giuseppe Festino per “L’algoritmo bianco”.

Si può scattare una foto, si può registrare un suono, ma non c’è modo di catturare il profumo di un fiore. Per conservarlo esiste solo la memoria. Il senso del racconto è tutto qui. E questo è il mio omaggio al carissimo amico Sergio (Alan D.) Altieri. La memoria degli scrittori è nei libri che lasciano…

La storia compare nell’antologia “Cronache dell’Armageddon”, curata da Giovanni De Matteo e Alessio Lazzati, per i tipi della Kipple Officina Libraria. Assieme a me altri 19 autori, uniti nel ricordo e nell’omaggio all’indimenticato Maestro di tutti noi, il grandissimo Alan D. (Sergio) Altieri: Danilo Arona, Barbara Baraldi, Umberto Bertani, Sandro Battisti, Italo Bonera, Andrea Carlo Cappi, Gianluca D’Aquino, Alessandro Defilippi, Giovanni De Matteo, Alessio Gallerani, Giuseppe Genna, Lukha Kremo, Mazza & Sensolini, Valeria Montaldi, Gianfranco Nerozzi, Novelli & Zarini, Claudia Salvatori, Dario Tonani.

Con questo riconoscimento che ovviamente condivido con tutta la squadra di uno splendido progetto editoriale, la conta dei miei Premi Italia sale a 11.

Di seguito l’incipit del racconto.

«Sei Gregorius Moffa, vero?».
L’uomo trasalisce e si volta ingrugnito, il fazzoletto in mano. Non gli va di essere sorpreso a quel modo. Men che meno alle spalle.
Subito, però, le labbra si sciolgono in una smorfia di compiacenza. «Chi vuole saperlo?».
C’è un bambino davanti a lui, sei-sette anni al massimo. Un tappo. I capelli scarmigliati e unti, il viso sporco. Le braccine spuntano come ossa di pollo da una t-shirt con scritto sopra “Colpisci per primo”.
Gregorius si china sui talloni, un sorriso sghembo a increspargli le lebbra. «Non è mai saggio fare lo spaccone, nanetto». Si soffia il naso.
«Sei o non sei Gregorius Moffa?».
Lui annuisce. «Dipende. Che vuoi da lui?». La voce gli esce arrocchita dal raffreddore che lo tormenta da giorni. Ha il naso tappato, un fischio costante negli orecchi.

Le statistiche sul voto

Votanti prima fase 313 (81% di 388 totali) Voti 749 (680 validi) Candidati 127 (83 validi e con più di due segnalazioni) Media troncata 10,85 SMF* 12, Votanti seconda fase 327, 72% su 456, Finalisti 6.

“Cronache dell’Armageddon”, collana “K Noir”, Kipple Officina Libraria, pag. 324, 15 euro; ebook, 3,95 euro.